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sabato 14 novembre 2015

Tecnologia e addiction: nuove sfide e nuove strategie

Il congresso nazionale SITD di Milano del 12 e 13 novembre 2015 ha presentato le applicazioni delle nuove tecnologie alla terapia delle dipendenze patologiche, affrontando il tema sia dalla parte dei sanitari che degli utenti.

In fase di apertura, il presidente nazionale Luigi Stella ha chiesto ai presidenti di tutte le sezioni regionali di adoperarsi per includere aggiornamenti in merito nei futuri eventi regionali in fase di programmazione.

Per quanto riguarda l'informatica, il maggior interesse si concentrava sulle applicazioni per dispositivi mobili (telefonini e tablet, insieme alle loro periferiche indossabili come braccialetti, cerotti etc.) per controllare, limitare, monitorare l'appetizione e l'uso di sostanze o di comportamenti di interesse per le dipendenze (soprattutto alcool e gioco d'azzardo).
E' stato più volte ribadito che queste applicazioni si stanno moltiplicando - in forma in parte selvaggia e fuori dalla validazione scientifica - e qualche relatore riportava il timore che pur con le migliori intenzioni potessero rivelarsi dannose nella pratica.
E' stato presentato qualche esempio nelle diapositive mostrate, ma non ne abbiamo ancora potuto provare nessuna in maniera diretta.

Si è accennato anche a sistemi computerizzati di ausilio alla somministrazione di psicoterapie - prevalentemente di tipo cognitivo-comportamentale e già formalizzate su manuale - adatti anche a consentire la somministrazione da parte di personale non specialista, in zone periferiche o rurali (telepsichiatria).

Sono stati presentati anche dati preliminari sull'utilità della stimolazione magnetica transcranica in pazienti che chiedevano terapia per la dipendenza da cocaina. I dati sembrano molto lusinghieri; bisogna comunque tener conto che non è stato valutato ancora a dovere l'effetto placebo (sembra che il controllo non fosse sottoposto ad analoghe sessioni "finte" con questi apparati elettromedicali), che vi era in contemporanea un trattamento con disulfiram, capace già di suo di ridurre l'uso di cocaina, e che si era osservato un nutrito tasso di interruzioni del trattamento, e pertanto sarebbe stato interessante vedere i dati di efficacia per intenzione a trattare anziché per protocollo.

Nell'ambito delle comunicazioni orali, è stata insolita e di particolare interesse la presentazione di un film girato da una giovane regista, Claudia Brignone, nel SerT napoletano di Fuorigrotta. Il film si intitola "La malattia del desiderio" ed abbiamo potuto assistere alla proiezione: in pratica per noi professionisti dei SerT uno spaccato di vita di tutti i giorni, ma - immagino - per qualcuno lontano da questo mondo forse un'esplorazione che potrà suscitare emozioni forti. Su Youtube c'è la presentazione del film e c'è anche un'intervista alla regista. Il film completo gira nel circuito dei festival ma non è reperibile online, almeno per ora.

Come sezione regionale siciliana, abbiamo avuto modo di presentare il nostro lavoro degli ultimi quattro anni su Internet, e cioè il nostro blog (quello che state leggendo proprio ora), la mailing list e l'applicazione per dispositivi mobili che li riassume. La breve presentazione si può visualizzare di seguito; non ci sono le spiegazioni per ogni diapositiva, ma l'idea generale è che una situazione "a macchia di leopardo" nel nostro Paese non può essere ottimizzata che con l'impegno culturale, la collaborazione e lo scambio, se possibile nell'ambito della società scientifica. In questo la nostra relativamente piccola sezione regionale si mette a disposizione come "pesce pilota" per la società nazionale, auspicando che quest'ultima dopo aver esaminato i nostri risultati voglia portarli al suo più ampio livello.

clicca per visualizzare la presentazione

E' disponibile anche il testo del poster che accompagnava la presentazione.

I Colleghi di altre sezioni regionali hanno manifestato un certo interesse, insieme alla voglia di realizzare anche loro i propri strumenti di collegamento su Internet.
Ribadiamo senz'altro anche qui la disponibilità totale all'aiuto ed alla collaborazione.

Abbiamo anche avuto modo di presentare molto velocemente un progetto affine, per la realizzazione di un blog sulle dipendenze a livello nazionale, con la collaborazione di tutti i soci "di buona volontà" che vogliano provare a mettere a disposizione la loro cultura ed esperienza per portare la voce della SITD tra la popolazione generale ed i sanitari non specialisti nel nostro campo.

Sicuramente non sarà facile formare una simile redazione, forse per un certo pudore nel partecipare e nello scrivere, e forse anche perché non è possibile offrire nulla in cambio di questo impegno così serio.

Ma chissà, se le sezioni regionali riusciranno a creare i loro notiziari e le loro mailing list su internet, potremo mettere tutto assieme e far nascere la nostra voce comune "dal basso", come in effetti sarebbe bello che fosse.

Per concludere, è assolutamente in tema una delle diapositive presentate dal dott. Battaglia, in tema di nuove tecnologie applicate alla formazione.



Il public physician qui delineato è il protagonista di questi nostri sforzi di comunicazione su Internet, siamo noi che leggiamo, commentiamo e partecipiamo alla mailing list, ed è uno dei modi in cui la professione medica dovrà sapersi trasformare per adattarsi a quello che già è il presente.

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