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sabato 28 novembre 2015

Il baclofene ad alte dosi nella terapia dell'alcolismo (e di altre dipendenze patologiche)

https://docs.google.com/presentation/d/152HtOlCAcjhAdEDf8XhEVzQViBJpEsrRFhQPRYWE4ow/edit#slide=id.ge8fdf5104_2_36

Vista la disponibilità di un maggior tempo a disposizione, poiché alcuni dei relatori previsti non hanno potuto partecipare, la presidenza del congresso regionale SIA gentilmente mi ha messo a disposizione più tempo, ed ho potuto portare all'attenzione dei presenti una presentazione su un altro argomento a mio avviso di grande interesse, e cioè il ruolo del baclofene ad alte dosi nella terapia dell'alcolismo e di altre dipendenze patologiche.

Infatti, nella vicina Francia negli ultimi anni si è affermata al di là di ogni previsione la terapia della dipendenza e dell'uso problematico di bevande alcoliche con dosi elevate di baclofene, un farmaco miorilassante già in uso dagli anni '60 del secolo scorso.

I primi inventori di questa metodica, che ne detengono anche il brevetto, sono il prof. Giovanni Addolorato (del direttivo nazionale SITD) ed il suo gruppo di ricerca dell'Università Cattolica di Roma, che hanno dimostrato che il farmaco a dosaggi pari a quelli usati in neurologia, nelle spasticità, è in grado di ridurre appetizione compulsiva e consumo di alcolici nell'uomo. Il gruppo ha dimostrato anche che il farmaco può venire utilizzato con una certa sicurezza anche in soggetti con grave insufficienza epatica, e tale conoscenza è diventata di pubblico dominio da parte di epatologi e trapiantologi di tutto il mondo, e riversata nelle più recenti linee guida.

In Francia l'uso del baclofene ha preso una via diversa, grazie all'iniziativa di un medico cardiologo (e pianista) affetto da una grave forma di alcolismo, di nome Olivier Ameisen, che dopo aver incidentalmente avuto notizia da un articolo giornalistico degli studi precedenti, ha deciso coraggiosamente di provare su di sè il farmaco, innalzandone gradualmente il dosaggio ai livelli utilizzati nella ricerca pre-clinica sull'animale da laboratorio, e riuscendo per la prima volta - dopo una pluriennale odissea di trattamenti farmacologici, riabilitativi, di gruppo e residenziali - ad essere indifferente alle bevande alcoliche ed addirittura a poterne fare uso sperimentale senza subire una ricaduta. Il dottor Ameisen ha pubblicato la sua esperienza in lavori scientifici ed in un libro tradotto in varie lingue (non l'italiano, purtroppo), ed i clinici francesi hanno raccolto il testimone e continuato il suo lavoro anche dopo la sua morte, avvenuta per infarto nel 2013.

Questa peculiare via francese è stata radicalmente diversa da quella italiana anche perché in Italia disponiamo da circa vent'anni di un farmaco con meccanismo d'azione parzialmente sovrapponibile, il sodio oxibato (Alcover), anch'esso agonista come il baclofene dei recettori GABA B, ed i nostri clinici danno per scontata la disponibilità di un simile "ferro del mestiere". Il sodio oxibato per motivi di libertà legislativa di ciascuno stato è disponibile solo in Italia ed Austria, e quindi la Francia ha dovuto costruire questo tipo di approccio terapeutico in ritardo di molti anni; ed altre nazioni sembra la stiano seguendo.

La presentazione ripercorre brevemente la storia dell'uso del baclofene nell'alcolismo, a partire dai lavori di Addolorato e collaboratori, passando dall'intuizione di Olivier Ameisen, dall'accoglienza da parte dei clinici francesi che hanno definito le modalità di impiego del farmaco, fino all'autorizzazione temporanea per tre anni consentita dalle autorità regulatorie francesi nel 2014 per consentire l'uso ufficiale del farmaco e studiarne effetti e sicurezza. Vengono presentati anche lo studio clinico controllato in tema già pubblicato (il tedesco Baclad) e quelli in attesa di pubblicazione (Bacloville ed Alpadir) ed i numerosi tentativi di utilizzare il baclofene in altre dipendenze patologiche, con casisteiche d'uso che hanno mostrato risultati interessanti.

Bisogna ricordare che ad oggi nel nostro Paese il baclofene non è autorizzato nella clinica delle dipendenze patologiche, e pertanto va osservata la vigente normativa sui farmaci off-label, cioè la legge 94/1998, che in buona sostanza permette l'uso di un farmaco per indicazioni (o dosi, vie di somministrazione etc.) non previste in scheda tecnica, a patto che altre alternative terapeutiche autorizzate non siano percorribili, sia rispondente a Letteratura scientifica chiaramente acclarata, non a carico del Sistema Sanitario Nazionale, e su diretta responsabilità del medico che deve presentare ed ottenere il consenso informato del paziente.

Per rimanere informati sui prossimi sviluppi, consiglio di seguire su Twitter l'account @baclofenews, che pubblica gli studi più recenti sia sul baclofene che - più in generale - sul ruolo del recettore GABA B ed i farmaci che lo influenzano.

Anche in questo caso, sarebbe bello che chi fosse interessato all'argomento commentasse in calce per aprire una discussione.

2 commenti :

  1. Thanks for this great blogpost!

    I’m looking for somebody, who can translate the “Prescribing Guide for Baclofen in the Treatment of Alcoholism” to Italian language. A German and an English version already exist.

    Please contact me on admin(at)forum-baclofen.com

    German self-help forum

    German / English Info page on baclofen-studies (Google translation)

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